giovedì 5 marzo 2015

Cominciamo bene!

Dunque si comincia, e da dove se non dalle basi?!

Qualche nozione acquisita con un po' di informazione ed esperienza:

La dieta mediterranea è ufficialmente riconosciuta tra le più sane del pianeta. Una bella discrepanza, però, l'ho riscontrata appunto alla base: la famosa, amata, "confortante" pasta!

Durante le prime fasi della "dieta restrittiva", ho letteralmente eliminato la farina bianca, assumendo i carboidrati unicamente dalle verdure e dalla frutta, e carboidrati e fibre da quelli integrali (limitando anche quelli nei primissimi mesi).

Ad oggi, tranne qualche "sgarro" domenicale, ancora riesco a fare a meno della farina bianca (a parte la linea è un prodotto raffinato industrialmente e fa malissimo alla salute!), prediligendo sempre quella integrale (ricca, invece di sostanze benefiche e fibre, ma sempre senza esagerare: 70 gr di pasta, per esempio vanno benissimo, ma una volta al giorno e non tutti i giorni). 

Ormai è risaputo che il procedimento di raffinazione industriale è dannosissimo per il nostro organismo: si elimina la parte "sana" (lasciata intatta, invece, nel prodotto integrale) per arrivare  a quella "bianca", lasciando quindi, PURO ZUCCHERO, che il nostro corpo assorbe rapidamente facendo scattare l'insulina alle stelle: ed ecco che si ingrassa in un lampo!

Per la pasta, oltre alla integrale, ne esistono di soya, di mais, di riso...A proposito del riso, anche quello lo scelgo rigorosamente integrale, e anzi, a differenza della pasta, lo preferisco proprio come gusto a quello bianco raffinato (vi darò ricette di risotti buonissimi!).

Se poi ogni tanto vi va di cambiare gusto, buttatevi sull'"esotico". A me, per esempio, piacciono molto i noodles orientali, ma li ho sperimentati nella seconda fase della dieta perché risultano comunque raffinati. Vi darò, comunque qualche ricetta sfiziosa anche con questo ingrediente, ottimo condito leggero e non addirittura fritto, come da tradizione...

Nella seconda fase, ovvero il resto della vita (la dieta non deve essere intesa come un periodo in cui si mangia poco e tristemente, ma come cambiamento di abitudine alimentare verso ciò che è più sano), ho sperimentato anche la pizza integrale: da buona napoletana la prima ricetta non poteva che essere, appunto, la pizza!

Meglio se avete la fortuna, come me, di avere un cognato che vi regala il lievito madre fresco, altrimenti lo si trova anche da comprare in polvere (renderà l'impasto più digeribile rispetto al lievito chimico).

PIZZA INTEGRALE
Per fare 3-4 pizze delle dimensioni di una plancia da forno vi basteranno:

-4/500 gr di farina integrale 
-un pizzico di sale
-lievito madre (una bustina 25 gr)
-acqua q.b.

A volte ho aggiunto all'impasto un po' di amido di mais per renderlo più croccante.

Io stendo la pasta col mattarello molto sottile e la faccio andare al max per una ventina di minuti perché mi piace bella croccantina, "scrocchierella"! ;)

Il condimento:

Io unisco un paio di cucchiaiate di passata di pomodoro (attenzione, anche lì c'è tanto zucchero!) ad un cucchiaio di olio e cospargo per bene tutta la base (così non viene secca).

Per la mozzarella prediligete quella "finta", imbustata ligth, lo so è immangiabile per un napoletano, ma sulla pizza si può fare, è molto meno calorica di una bufala!

Pomodorini come se piovesse e tanto basilico (per chi lo preferisce ci sta anche una manciatina di origano).

Eccola :) 






 Ah non dimenticate una spolverata di parmigiano. E' calorico, ma fa bene ed è assolutamente irrinunciabile!

Poi vi potete sbizzarrire come più vi piace: olive nere, peperoni arrostiti, rucola, basta fare attenzione ad aggiungere esclusivamente condimenti sani ed ipocalorici.

Vi assicuro che è sfiziosa e gustosa, ho fatto anche delle "pizzeate" con amici e non hanno rimpianto la "vera pizza"! ;)

Buona giornata e... 
alla prossima,

Simo.


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