martedì 21 aprile 2015

"In-forma" con gusto: Crostata di confettura da leccarsi i baffi

"In-forma" con gusto: Crostata di confettura da leccarsi i baffi: Ce l'ho fatta: la crostata leggera S I  P U ò  F A R E E E ! ! ! Vi do gli ingredienti per la pasta frolla: -250 gr di farina i...

"In-forma" con gusto: Tortilla...rivisitata

"In-forma" con gusto: Tortilla...rivisitata: Avete presente la tortilla spagnola?! Mmm morbida, succulenta, saporitissima... Sapete perché è così gustosa?!...le patate dentro sono fri...

"In-forma" con gusto: Crostata di confettura da leccarsi i baffi

"In-forma" con gusto: Crostata di confettura da leccarsi i baffi: Ce l'ho fatta: la crostata leggera S I  P U ò  F A R E E E ! ! ! Vi do gli ingredienti per la pasta frolla: -250 gr di farina i...

Crostata di confettura da leccarsi i baffi

Ce l'ho fatta:
la crostata leggera S I  P U ò  F A R E E E ! ! !



Vi do gli ingredienti per la pasta frolla:

-250 gr di farina integrale
-una ventina di gocce di tic
-2 bustine di vanillina
-un paio di uova
-aromi per dolci (a piacere, anche quelli che simulano l'alcool)
-scorzetta di un limone
-olio d'oliva a filo (fino a raggiungimento dell'elasticità della pasta, sempre senza esagerare!)
-preferite il latte di soia, o di riso, o scremato per impastare, all'olio oltre i 2 cucchiai.
-un pizzico di sale

Semplice: impastate fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo e profumatissimo, lasciatelo riposare in frigo per una mezz'oretta appallottolato nella pellicola e poi...divertitevi!


Magari aiutatevi con un po' di amido di mais (o farina bianca, se non riuscite a stenderla bene), e formate la base per la vostra crostata, adagiatela in un ruoto ricoperto di carta di carta forno e farcitela con della marmellata light senza zucchero (io avevo la fortuna di disporre di una confettura d'arance fatta in casa senza zucchero), oppure con la crema al cioccolato miracolosa di cui abbiamo parlato in un post precedente (oggi la faccio così!), decorate e infornate (sempre a seconda del vostro forno e del vostro gusto controllate la cottura.

Vi garantisco un risultato ottimale! 
Godetevela tutta (ma una fetta alla volta mi raccomando!), magari con qualche bacca di goji a decorare.



Alla prossima,
Simo.

giovedì 16 aprile 2015

Tortilla...rivisitata

Avete presente la tortilla spagnola?!
Mmm morbida, succulenta, saporitissima...
Sapete perché è così gustosa?!...le patate dentro sono fritte in precedenza...(gli piace vincere facile!)
Dunque come riproporla in versione leggera senza fare una frittata di patate tristemente bollite?!

Semplice:
prendete una buona quantita di patate sciacquatele e tagliatele a cuadrotti non troppo grossi; spargeteli sulla teglia del forno e spruzzatele con pochissimo olio, aggiugete un bel cipollotto a rondelle ed infornate al massimo della potenza ventilato (in modo da rendere le patatine croccanti come in frittura). Se vi piacciono aggiungete gli aromi.


Dovranno risultare scure e "abbruscatelle";
A questo punto sbattete almeno 4 uova con parmiggiano, pecorino, un pizzico di noce moscata, qualche goccia di salsa di soia. Il segreto sta nel far incorporare alle uova molta aria nel lavorarle, vi consiglio un frullatore o una frusta elettrica , sennò parecchio olio di gomito finché il composto non risulti spumoso...
Scegliete un ruoto piccolo ed alto, così che il tortino venga bello corposo, rigorosamente foderato di carta forno. In questo caso ho aggiunto anche delle verdure e delle carote avanzate (è anche un ottimo piatto del riciclo infatti).


Infornate a seconda del vostro gusto e del vostro forno, vi consiglio a 200 gradi statico (considerate che più bassa è la temperatura e più verrà cremoso all'interno, se lo volete più croccantino all'esterno, invece, va bene ventilato).



Vi assicuro che è gustosissimo.
Buon appetito, anzi..."Que aproveche"!

Alla prossima,
Simo.

venerdì 3 aprile 2015

"In-forma" con gusto: Una Pasqua...leggera

"In-forma" con gusto: Una Pasqua...leggera: La Pasqua italiana, in cucina, è il trionfo delle torte salate, comode per le scampagnate tipiche di queste festività; da nord a sud ve ne s...

Una Pasqua...leggera

La Pasqua italiana, in cucina, è il trionfo delle torte salate, comode per le scampagnate tipiche di queste festività; da nord a sud ve ne sono delle più svariate: quelle con le verdure, quelle con insaccati e formaggi, tutte comunque con farina bianca e ricche di grassi e di uova.

Il primato delle calorie, credo lo detenga proprio la mia regione con il famoso "casatiello" campano, quelle più leggere, invece sono le "torte pasqualine" con carciofi e ricotta, o comunque con verdura e formaggi più magri...Ecco dunque la mia idea: perché non fondere le varie tradizioni in un'unica torta salata leggera, ma gustosissima!?

Gli ingredienti:

-500 gr di farina integrale
-2 patate grandi bollite
-100 gr di amido di mais
-50 gr di lievito (meglio se è "madre")
-mezzo lt di latte (o parzialmente scremato o di soia) a temperatura ambiente
-formaggi magri a pezzettini (poco stagionati), potete utilizzare le rimanenze del frigo per evitare sprechi
-400 gr di ricotta
-300 gr carciofi (anche surgelati)
-parmigiano (una manciata grattuggiato)
-olive nere
-un paio di cucchiai abbondanti di olio extra vergine d'oliva


Fate cuocere in padella i carciofi insaporendoli con aglio, olive nere., peperoncino e prezzemolo (poco);
una volta cotti, (non soffriggete, aggiungete un cucchiaio d'olio ad un po' d'acqua di cottura), riduceteli a pezzettini (quasi una crema) ed amalgamateli alla ricotta.

Intanto setacciate la farina e l'amido con le patate schiacciate, il sale (mantenetevi sempre bassi nelle dosi di sale) e con il lievito. Impastate con il formaggio (anche del pecorino se non siete in fase "restrittiva") e con il latte (aggiungete un po' di farina se necessario per raggiungere una buona consistenza di impasto, né troppo liquido, né troppo pastoso).

Unite la crema di ricotta e carciofi all'impasto ed amalgamate con l'olio.
A questo punto potete distribuire il tutto in un ruoto da ciambella precedentemente foderato con carta forno, spennellate con pochissimo olio ed infornate a 180 gradi per 1 oretta circa. (controllate la cottura con uno stuzzicadenti).


Una bella fetta di questo rustico pasquale non vi farà venire troppi sensi di colpa, ma nemmeno troppa acquolina ed invidia per chi sta sbavandosi con la sugna del "casatiello"!

Buone Feste a tutti!
Alla prossima,
Simo.


sabato 28 marzo 2015

"In-forma" con gusto: Gamberi caramellati alla mela al profumo di agrumi...

"In-forma" con gusto: Gamberi caramellati alla mela al profumo di agrumi...: Eh sì, una vera delizia quest'oggi! Per la prima volta, questo piatto, l'ho assaggiato a Sharm El Sheikh e, devo dire, me ne sono ...

Gamberi caramellati alla mela al profumo di agrumi

Eh sì, una vera delizia quest'oggi!

Per la prima volta, questo piatto, l'ho assaggiato a Sharm El Sheikh e, devo dire, me ne sono subito innamorata...
Certo, sono sicura che la versione originale comprenda l'utilizzo di grasso animale, nella fattispecie burro, del quale personalmente, invece, faccio volentieri a meno (il risultato sarà altrettanto delizioso e decisamente più salutare e leggero).




Partiamo subito dunque con la ricetta veloce veloce:

-Gamberi a volontà (è vero che contengono colesterolo, ma non è paragonabile a quello che possa contenere una lasagna, ad esempio!);
-Mele (quelle verdi si prestano particolarmente per i piatti salati);
-scorzette d'arancia (attenzione ad eliminare la parte bianca, albedo, amarognola);
-un cucchiaio di brandy

La preparazione è davvero molto semplice per un risultato strepitoso ed elegante, soprattutto nel sapore:
basta tagliare la mela a cubetti, farla saltare in padella, una volta ammorbiditasi (se la padella non è antiaderente, aiutatevi sempre con un goccio d'acqua, non può far mai male!), aggiungete i gamberi, ma attenzione, irrorate nell'immediatezza con il brandy, la cottura deve essere lampo (soprattutto se sono piccoli), altrimenti risulteranno inverosimilmente rimpiccioliti e secchi come stoppa, fiammeggiate (soprattutto se volete fare colpo su chi vi osserva cucinare) ed il gioco è fatto! 
Un tocco finale di charme sarà aggiunto dalle scorzette d'arancia sapientemente tagliate alla julienne...(vi prego di cogliere l'ironia anche senza l'utilizzo di emoticon)...
Servite accompagnando il piatto con un ingrediente gradito, in questo caso ho adagiato i gamberi su di una mousse alle melanzane (per la preparazione risalite ad un paio di appuntamenti fa su questo blog).

Ed anche oggi ce la siamo cavata con leggerezza e gusto.
Alla prossimo,
Simo.


martedì 24 marzo 2015

"In-forma" con gusto: Seppie e fagioli...delicato!?!

"In-forma" con gusto: Seppie e fagioli...delicato!?!: Ben ritrovati amici, oggi parliamo di un piatto,  per niente scontato, ma collaudato e ben conosciuto da nord a su: i fagioli con le sepp...

Seppie e fagioli...delicato!?!

Ben ritrovati amici,

oggi parliamo di un piatto,  per niente scontato, ma collaudato e ben conosciuto da nord a su: i fagioli con le seppie, o viceversa...

Non si può dire che sia un secondo con contorno, perché i fagioli certo, per le loro proprietà nutritive , possono essere considerate più "piatto unico" direi, associate a larga scala ai primi, ricche di proteine come i secondi...
Preferite sempre i fagioli secchi, (evitate accuratamente lo scatolame, rischiate di assumere più sostanze nocive, a scapito di quelle benefiche dei fagioli), quindi il piatto, in questo caso, va deciso con largo anticipo: normalmente devono stare in ammollo per ore (seguite le istruzioni sulla scatola che variano a seconda della marca).

Cominciamo a cucinare, procuratevi :

-seppie e fagioli (regolate le quantità a seconda delle persone, come al solito senza esagerare!)
-scalogno, opp. aglio, opp. cipolla (a seconda dei gusti)
-prezzemolo
-sedano
-salsa di pomodoro
-olive nere 
-salsa di soia (non dolce!)
-pomodorini
-olio extravergine d'oliva (1 cucchiaio per persona)



Per quanto riguarda i fagioli, dunque, a parte la raccomandazione di sceglierli freschi, non vi sono preferenze sul tipo, ovvero, sulla base del vostro gusto personale, potete utilizzare i cannellini o i borlotti. 
In questo caso io ho preferito i borlotti e li ho cotti così: 
mettete in pentola l'odore che avete prescelto fra quelli indicati, io in questo caso ho usato un semplice aglietto, aggiungetevi sedano, e i fagioli, irrorate con un po' di acqua (magari la stessa dove sono stati in ammollo) e qualche goccia di salsa di soia. Se vi piace, potete inserire uno o due cucchiai di salsa di pomodoro (dipende sempre per quante persone cucinate) ed il prezzemolo. 
Una volta cotti, riduceteli ad una mousse con un frullatore ad immersione.

Contemporaneamente cuocete le seppioline in padella, con olive nere e qualche pomodorino fresco, cuoceranno senza l'ausilio di acqua o grasso poiché hanno tempi davvero veloci (se le cuocete troppo sembreranno gomma da masticare).

A questo punto posizionate la mousse come base ed appoggiatevi le seppie, non dimenticate l'olio a crudo!

Buon appetito!

Alla prossima,
Simo.
 



domenica 15 marzo 2015

"In-forma" con gusto: L'ora del tè...in Sud America...

"In-forma" con gusto: L'ora del tè...in Sud America...: Buona domenica amici, riprendiamo il nostro viaggio:  che ne dite di un drink pomeridiano che faccia bene al corpo e all'animo?!....

L'ora del tè...in Sud America...

Buona domenica amici,

riprendiamo il nostro viaggio: 

che ne dite di un drink pomeridiano che faccia bene al corpo e all'animo?!...




Alle 17:00, lo sanno bene in Gran Bretagna, scatta l'ora dell' "english tea", ottima abitudine direi, soprattutto se di tratta di tè verde, un vero toccasana a quanto pare, disintossicante e depurante. Basta che rinunciate ai biscottini...

Esistono, inoltre, tante altre bevande benefiche: gli infusi depuranti per esempio. 
In commercio ve ne sono delle più svariate specie, al super o in erboristeria, basta leggere bene quali siano le proprietà delle erbe e piante della bustina e decidere quale è l'effetto di cui abbiamo bisogno e che desideriamo.

In Italia, o meglio a Napoli, il principe assoluto delle "pause" è il caffè: totalmente diverso da quello americano, ristretto come catrame e letteralmente irrinunciabile per un napoletano d.o.c. ...Infatti, io non vi ho mai rinunciato (basta che sia senza zucchero, o con dolcificante)! 

L'importante, però, è evitare di fossilizzarsi sempre sulle stesse abitudini e variare un po'...

Sapete in Sud America cosa bevono, per esempio?! 
Il mate va per la maggiore, vi assicuro che è ottimo e, soprattutto, fa veramente molto bene all'organismo (fate attenzione solo se avete seri problemi allo stomaco). 
La "yerba  mate", ormai si trova anche nei comuni supermercati, il supporto (quello in legno alto paraguaiano o quello basso argentino che vedete in foto con la cannuccia di metallo, o meglio "bombilla") io l' ho comprato in loco, ma suppongo se ne trovino nei negozi specializzati un po' dappertutto. 
Dunque, una volta che vi siete procurati l'occorrente, riempite a metà il vostro mate con l'apposita erba, posizionando bene la cannuccia in precedenza, che non dovrà più essere spostata, mi raccomando (non si mescola!!), scaldate dell'acqua sfiorando il bollore e versatela sull'erba a filo dall'alto, fino a riempire il mate, in modo tale che si formino delle bollicine. 
Ecco, ora il vostro momento sudamericano è pronto per essere assaporato! 
Attenzione solo ad una cosa: la caratteristica di questa erba è quella di essere particolarmente amara, se proprio non potete rinunciarvi, quindi, vi consiglio un cucchiaino di zucchero di canna mescolato all'erba prima di versarvi l'acqua.
In latino-america consumare il mate è un vero e proprio rito, un momento di aggregazione sociale: se lo passano bevendo tutti dalla stessa cannuccia e si riempie, man mano che l'acqua finisce, più e più volte con quella calda, lasciata in un thermos perché mantenga la temperatura.

Eh già...anch'io vorrei restare un Sud America, vi capisco!

Alla prossima!

Simo.




sabato 14 marzo 2015

"In-forma" con gusto: Un primo con le melanzane!?!...

"In-forma" con gusto: Un primo con le melanzane!?!...: Cosa c'è di più saporito della pasta con le melanzane?! Il piatto che salta subito alla mente è la siciliana, vero?! Ma quanto è grassa...

Un primo con le melanzane!?!...

Cosa c'è di più saporito della pasta con le melanzane?!
Il piatto che salta subito alla mente è la siciliana, vero?! Ma quanto è grassa?!?!...

I metodi di cottura per le verdure e gli ortaggi lasciandoli ipocalorici sono, solitamente, la lessatura, la cottura al vapore, la griglia...

Analizziamoli velocemente:

  •  Lessando rischiamo di dire addio a tutti i principi nutritivi sani di questi alimenti;
  • Grigliando, invece, rischiamo di assumere le sostanze cancerogene di padelle e griglie;
  • Il metodo della cottura a vapore è decisamente preferibile agli altri, ma il sapore?!

Io, dunque, ho cercato un compromesso ed ho cominciato a cuocere simulando il "soffritto", ovvero mettendo tutti gli ingredienti insieme (con un battuto di carote, sedano e cipolla, o anche solo con uno spicchio d'aglio, a seconda dell'ingrediente principale), con un po' d'acqua ed un cucchiaio di olio (a persona), stando bene attenta che non soffriggesse, insaporendo magari con un po' di brodo granulare vegetale sgrassato (senza olio in fase restrittiva).
Vi assicuro che con questo metodo la maggior parte di verdure, ortaggi e anche i legumi, risulteranno saporiti e leggeri (prossimamente le ricette), solo un piatto proprio non può venir fuori buono così: la pasta con le melanzane! Queste ultime, come è risaputo, in fase di cottura assimilano incredibili quantità d'olio, infatti spesso, la cottura maggiormente utilizzata è proprio la frittura.

Personalmente le adoro, ma come fare a mangiarle e non rimuginare nel rimorso di avere assunto infinite quantità di grassi?!

Ecco la soluzione!

PASTA CON LE MELANZANE: (x2)

-4/5 melanzane (dipende dalla grandezza)
-1 uovo sodo
-140 gr di penne integrali rigate (o il formato che preferite purché sia integrale)
-Olio extra vergine d'oliva (1/2 cucchiai)
-Sale integrale o iodato
-Olive nere
-Basilico (una buona manciata)
-Pepe (se gradite)




Lavate le melanzane e lasciate bagnate, cuocetele al cartoccio a forno statico (anche al max) una quarantina di minuti (controllate sempre: i forni sono tutti diversi), quando saranno un po' "raggrinzite" ponetele su di un tagliere, eliminate le estremità, dividetele in due per la lunghezza e raccogliete tutta la polpa (senza semi se siete schizzinosi) in una ciotola, unitevi il tuorlo dell'uovo sodo, il basilico, il pepe e frullate (ad immersione) il tutto con un cucchiaio (o due) d'olio a filo ed una mestolata scarsa d'acqua salata (quella dove state cuocendo la pasta).
Versate questa vellutata in un tegame con le olive nere (snocciolate e spezzettate rilasceranno un sapore più deciso) e mantecatevi la pasta.


Potete utilizzare l'albume per guarnire, come "contenitore" della vellutata;
Potete utilizzare la vellutata anche per condire i secondi, o su crostini e bruschette integrali;
Potrete, dunque, degustarla anche come salsa, potete aggiungervi pinoli o acciughe oppure un cucchiaino di senape.

Insomma, come al solito, per il resto demando alla vostra fantasia, ma sempre senza esagerare!

Alla prossima!

Simo.



venerdì 13 marzo 2015

"In-forma" con gusto: Argomento "spinoso"...

"In-forma" con gusto: Argomento "spinoso"...: Appena finito l'allattamento, mi sono resa conto fosse arrivato il momento di pensare di nuovo un po' a me stessa e tornare in forma...

Argomento "spinoso"...

Appena finito l'allattamento, mi sono resa conto fosse arrivato il momento di pensare di nuovo un po' a me stessa e tornare in forma. 
Ma da dove partire?! 
Trattandosi di una normale perdita di peso post-parto, non ho ritenuto necessario rivolgermi a specialisti (cosa che, invece, suggerisco a tutti coloro i quali hanno serie problematiche di peso come l'obesità). 
Ho cominciato con ricerche su internet (e mi sarebbe, appunto, piaciuto trovare un blog come questo), suggerimenti di amici, riminiscenze di buone abitudini alimentari suggerite da dietologi negli anni precedenti, insomma mi sono ispirata...inizialmente anche ad una dieta parecchio contestata: la famosa iperproteica francese...(a quanto pare Dukan è stato addirittura radiato dall'albo). In effetti il suo metodo è, sì veloce per perdere peso, ma basato su una patologia: la chetosi, ovvero l'assunzione di sole proteine (almeno in fase iniziale), cosa che porta, tra l'altro, ad un alto consumo di carne la cui assunzione, invece, come ormai largamente risaputo, deve essere ridotta al minimo possibile (soprattutto quella rossa). Dunque che fare?! 
Io, per esempio, ho solo preso spunto da alcuni suggerimenti preziosi, come quello di inserire la crusca d'avena nel proprio regime alimentare (di cui parleremo più avanti), o come quello di utilizzare il cacao sgrassato (di cui abbiamo parlato nel nostro appuntamento precedente).
Per il resto, non sono mai, e dico mai, andata in chetosi: in fase più restrittiva ho sì evitato la pasta ed il pane (anche integrali), ma non ho mai rinunciato a frutta e verdura (dalla quale assumevo naturalmente carboidrati). Ogni tanto, soprattutto in mancanza di tempo, magari per uno spuntino veloce, ammetto che l'affettato MAGRO (attenzione non l'insaccato assolutamente!!) è stato un buon alleato, ma attenzione sempre a non esagerare. 
Prediligete sempre e comunque il pesce alla carne: anche il pesce ritenuto più grasso, non arriverà a contenere il grasso della fettina di carne più magra e comunque è, nella maggior parte dei casi, grasso "buono", ricco di omega 3. 
Il punto da fissare bene bene in testa è che, anche al di là di considerazioni etiche, il grasso animale è quanto di più nocivo possa esistere in natura!! 
Confesso che invidio i vegetariani, auspico di riuscire anche io, un giorno, ad aderire a questo stile alimentare, a mio avviso, sano e rispettoso della vita, quella del mondo che ci circonda e la nostra!

Intanto, posso solo darvi questi suggerimenti, auspicando possano esservi d'aiuto.

Alla rpossima,

Simo.

lunedì 9 marzo 2015

Entrare in un abito da sposa 42 a suon di cioccolata?!...Si può!

Quante donne, ammettetelo, hanno sempre sognato il fatidico "giorno del si" strizzate in un corpetto a cuore con gonna vaporosa da principessa, o fasciate in un sensuale e conturbante abito a sirena?!...Beh non io, infatti (come potete evincere dalle immagini), ho optato per un abito molto semplice (mi sono sempre definita allergica al matrimonio, finché non ci sono "cascata" anche io). Il desiderio che avevo, però, quando mi sono infine decisa per "il si", era sicuramente quello di arrivare in forma al giorno delle nozze (desiderio abbastanza diffuso e comune, soprattutto se avete da poco avuto un figlio...)





Ma quanti sacrifici siete disposte a fare per apparire al meglio quel giorno anzichè sembrare una meringa? 
Io, per entrare nell'abito prescelto (che poi, con grande soddisfazione,  ho dovuto far stringere ulteriormente con delle stringhe), sono partita da una taglia 48 post allattamento, ci ho messo 5 mesi scarsi...e non ho nemmeno rinunciato al dessert!

Che ne dite?!





Questo è tra i più importanti dei nostri appuntamenti: oggi vi svelo l'imperdibile ricetta della crema al cioccolato, o budino che dir si voglia (dipende solo dai vostri gusti con piccoli accorgimenti sugli ingredienti e le quantità...)

Durante una prima fase, che ho chiamato restrittiva, per dar sfogo alla mia irrefrenabile voglia di dolce, ma soprattutto di cioccolata, ho provato a realizzare un budino leggero che facesse ingrassare più o meno come bere un bicchiere d'acqua.

BUDINO AL CIOCCOLATO:

-Un paio di cucchiai di amido di mais
-un paio di cucchiai di cacao sgrassato (lo si trova in polvere in farmacia)
-una ventina di gocce di tic (dolcificante)
-essenza di vaniglia
-1 lt di latte scremato 
(una volta che lo preparate, allora che sia abbondante, ma non mangiatelo tutto, conservatelo per qualche giorno in frigo, mi raccomando!) 
Stemperate prima tutte le polveri e gli aromi in poco latte (fate attenzione a non formare grumi), ed aggiungete poi il resto del latte cuocendo a fuoco lento e mescolando continuamente fino ad ebollizione (più bolle più risulterà denso).

Lasciate raddensare in frigo almeno un paio d'ore.
Se si dovessero formare comunque dei grumi, date una botta di frullatore ad immersione mentre è ancora caldo, raggiungerete così un'ottima consistenza.

In una fase successiva, potrete sbizzarrirvi nella creazione di deliziose creme al cioccolato (o bianche, se preferite). Basta aggiungere agli ingredienti sopraelencati un tuorlo d'uovo, e sostituire il latte scremato con il latte di soia (che ha una consistenza più densa ed è più dolce). La densità della crema è determinata dalla quantità di amido, potete aggiungerne un po' se la preferite più soda, ma senza esagerare.

A questo punto avete tutti gli ingredienti per dar sfogo alla fantasia ed al vostro gusto: guarnite la crema al cioccolato con lamelle di mandorle, quella bianca con i mirtilli, o fatene una al caffè (basta aggiungerne una tazzina), o ancora potete aggiungervi scorzette di agrumi (biologici), se preferite i contrasti agrodolci.


Innamoratevi, ma senza soffrire...sarete delle spose da favola!

Alla prossima,

Simo.

sabato 7 marzo 2015

Che ne dite di uno spuntino?!

Quando la fame si impossessa di te all'improvviso arrafferesti ed ingurgiteresti qualsiasi cosa ti capiti a tiro, o no?! 

Per lo più vi sarete sentiti dire "per carità, concediti al massimo una mela!"...un po' triste però, non trovate?!

Niente panico, anche a questo c'è un rimedio originale, sano e sfizioso:

Non fate mai mancare a casa vostra un po' di selezione di frutta secca, ricca di omega 3, si è vero, anche di calorie, ma con 3-4 noci al giorno o qualche mandorla, non è mai ingrassato nessuno! Sono buone, "scrocchierelle" (è dimostrato scientificamente che la croccantezza del cibo invia segnali di sazietà al cervello), e soprattutto, fanno bene al nostro organismo.
I miei preferiti sono sicuramente gli anacardi, magari tostateli un pochino in padella ed assaporateli caldi, il godimento è assicurato!

E poi, chi mi conosce lo sa bene, per una giramondo come me, non poteva mancare la raccomandazione di mangiare frutta esotica: ovunque la troviate, non lesinate e fatene scorta (certo, non è ad impatto zero e non avrà mai il sapore del frutto mangiato in loco, ma ogni tanto vi rimetterà davvero di buon umore, con quei colori e sapori tropicali vi farà volare di sicuro più lontano della solita mela, almeno con la fantasia!):
Papaya, maracuya (da noi meglio conosciuto come il frutto della passione), avocado (grasso sì, ma ricco di antiossidanti, ottimo anche con il salato o per la preparazione della salsa guacamole-prossimamente le ricette...), mango (anche se io non lo preferisco, sa un po' di terra, anche mangiato in loco!), insomma al vostro personale gusto la scelta, potete sbizzarrirvi come più vi pare (attenzione, comunque, alle quantità).

Ultimamente, poi, ho scoperto le, già per molti famose, bacche di goji, devo dire che il sapore non mi fa impazzire, ma pare siano un formidabile antiossidante. Potete trovarle in farmacia, ma anche meno care in alcuni supermercati (attenzione alla provenienza, pare debbano venire dal Tibet per essere davvero efficaci).





Magari potete accompagnare i vostri spuntini con delle bevande ad hoc, ma ne parleremo prossimamente (anche qui sorprese oltreoceano!) 

P.s.: non ce l'ho con le mele, anzi, mangiatene tante che fanno bene, e nei prossimi appuntamenti dedichiamo loro il giusto spazio con ricette di squisiti strudel light (uno dei miei dolci preferiti), e addirittura utilizzandole come sostitutivo dello zucchero nella preparazione di altri dolci.

Spero di avervi dato qualche suggerimento utile anche stavolta.

Alla prossima,

Simo.




venerdì 6 marzo 2015

Il pasto più importante

Sicuramente parliamo della colazione!

Personalmente la amo, è il pasto della giornata che preferisco: mai, per nessuna dieta al mondo avrei potuto rinunciare al mio adorato caffellatte. 

In fase restrittiva ho optato per il latte scremato, ovviamente senza zucchero! 

In tal senso sono abbastanza fortunata: non amo i sapori troppo dolci, anzi, sono un'estimatrice dell'amarognolo, ma per chi proprio non può concepire il sapore del caffè senza zucchero ci sono un paio di ottime soluzioni:


  • La prima è quella di sostituire lo zucchero con il "tic" (che si trova facilmente in commercio, non contiene aspartame come altri dolcificanti artificiali e sopporta le alte temperature, ne parleremo più avanti per la preparazione di dolci). Se proprio non riuscite a fare a meno dello zucchero, preferite, senza dubbio, quello di canna, per le stesse ragioni riportate nel mio post precedente sulla raffinazione (lo zucchero bianco è praticamente veleno per il nostro corpo), ma in quantità davvero minime (mezzo cucchiaino al massimo).
  • La seconda consiste nell'utilizzo del latte di soia invece che di mucca. Il tema è abbastanza controverso: ultimamente c'è molta polemica sulla nocività del latte vaccino nel nostro organismo. Io, ormai, l'ho definitivamente sostituito con quello di soia o di riso, ma fate attenzione: nella fase restrittiva della vostra dieta non è comunque consigliabile, in quanto la maggior parte di quelli in commercio contengono zucchero (e siamo sempre lì).
Per chi preferisce, invece, il tè o un bel succo d'arancia (fresca, non confezionata), con un frutto magari, non posso che dire "beati voi"!
Dovrei prendere esempio da mia figlia che, spesso e volentieri, sceglie di fare colazione con premuta d'arancia e pomodorini...ed ha 2 anni (meglio prendere delle buone abitudini il prima possibile). Ma non disperate, anche per noi irriducibili della colazione tradizionale c'è qualche speranza!...

Dolenti note: Se un bel cappuccino al bar (sempre e rigorosamente senza zucchero) me lo concedo senza problemi ogni qualvolta mi si presenta l'occasione di fare colazione al bar, di sicuro mai (ALMENO IN FASE RESTRITTIVA) cedere alla tentazione di un bel cornetto, magari farcito...è BURRO PURO! 

Vi potranno consolare un paio di fette biscottate, ovviamente integrali (leggete bene gli ingredienti, molte contengono poca percentuale di farina integrale e tanto olio di palma), con un velo di marmellata, light si intende, o solo con zuccheri della frutta (LEGGETE SEMPRE GLI INGREDIENTI, meno è lungo l'elenco, più sarà sano il prodotto!); anche dei cereali integrali possono essere un ripiego gustoso, o meglio ancora, dei muffins squisiti e leggerissimi dei quali vi darò la ricetta quando parleremo di dolci. 





Buona colazione a tutti!

Alla prossima,

Simo.


giovedì 5 marzo 2015

Cominciamo bene!

Dunque si comincia, e da dove se non dalle basi?!

Qualche nozione acquisita con un po' di informazione ed esperienza:

La dieta mediterranea è ufficialmente riconosciuta tra le più sane del pianeta. Una bella discrepanza, però, l'ho riscontrata appunto alla base: la famosa, amata, "confortante" pasta!

Durante le prime fasi della "dieta restrittiva", ho letteralmente eliminato la farina bianca, assumendo i carboidrati unicamente dalle verdure e dalla frutta, e carboidrati e fibre da quelli integrali (limitando anche quelli nei primissimi mesi).

Ad oggi, tranne qualche "sgarro" domenicale, ancora riesco a fare a meno della farina bianca (a parte la linea è un prodotto raffinato industrialmente e fa malissimo alla salute!), prediligendo sempre quella integrale (ricca, invece di sostanze benefiche e fibre, ma sempre senza esagerare: 70 gr di pasta, per esempio vanno benissimo, ma una volta al giorno e non tutti i giorni). 

Ormai è risaputo che il procedimento di raffinazione industriale è dannosissimo per il nostro organismo: si elimina la parte "sana" (lasciata intatta, invece, nel prodotto integrale) per arrivare  a quella "bianca", lasciando quindi, PURO ZUCCHERO, che il nostro corpo assorbe rapidamente facendo scattare l'insulina alle stelle: ed ecco che si ingrassa in un lampo!

Per la pasta, oltre alla integrale, ne esistono di soya, di mais, di riso...A proposito del riso, anche quello lo scelgo rigorosamente integrale, e anzi, a differenza della pasta, lo preferisco proprio come gusto a quello bianco raffinato (vi darò ricette di risotti buonissimi!).

Se poi ogni tanto vi va di cambiare gusto, buttatevi sull'"esotico". A me, per esempio, piacciono molto i noodles orientali, ma li ho sperimentati nella seconda fase della dieta perché risultano comunque raffinati. Vi darò, comunque qualche ricetta sfiziosa anche con questo ingrediente, ottimo condito leggero e non addirittura fritto, come da tradizione...

Nella seconda fase, ovvero il resto della vita (la dieta non deve essere intesa come un periodo in cui si mangia poco e tristemente, ma come cambiamento di abitudine alimentare verso ciò che è più sano), ho sperimentato anche la pizza integrale: da buona napoletana la prima ricetta non poteva che essere, appunto, la pizza!

Meglio se avete la fortuna, come me, di avere un cognato che vi regala il lievito madre fresco, altrimenti lo si trova anche da comprare in polvere (renderà l'impasto più digeribile rispetto al lievito chimico).

PIZZA INTEGRALE
Per fare 3-4 pizze delle dimensioni di una plancia da forno vi basteranno:

-4/500 gr di farina integrale 
-un pizzico di sale
-lievito madre (una bustina 25 gr)
-acqua q.b.

A volte ho aggiunto all'impasto un po' di amido di mais per renderlo più croccante.

Io stendo la pasta col mattarello molto sottile e la faccio andare al max per una ventina di minuti perché mi piace bella croccantina, "scrocchierella"! ;)

Il condimento:

Io unisco un paio di cucchiaiate di passata di pomodoro (attenzione, anche lì c'è tanto zucchero!) ad un cucchiaio di olio e cospargo per bene tutta la base (così non viene secca).

Per la mozzarella prediligete quella "finta", imbustata ligth, lo so è immangiabile per un napoletano, ma sulla pizza si può fare, è molto meno calorica di una bufala!

Pomodorini come se piovesse e tanto basilico (per chi lo preferisce ci sta anche una manciatina di origano).

Eccola :) 






 Ah non dimenticate una spolverata di parmigiano. E' calorico, ma fa bene ed è assolutamente irrinunciabile!

Poi vi potete sbizzarrire come più vi piace: olive nere, peperoni arrostiti, rucola, basta fare attenzione ad aggiungere esclusivamente condimenti sani ed ipocalorici.

Vi assicuro che è sfiziosa e gustosa, ho fatto anche delle "pizzeate" con amici e non hanno rimpianto la "vera pizza"! ;)

Buona giornata e... 
alla prossima,

Simo.


mercoledì 4 marzo 2015

In forma con gusto: Tutto è possibile!

In forma con gusto: Tutto è possibile!: Bentrovati! Ho ceduto alla tentazione: nemmeno io, alla fine, ho resistito alla creazione di un blog di cucina...l'ennesimo, direte vo...

Tutto è possibile!

Bentrovati!

Ho ceduto alla tentazione: nemmeno io, alla fine, ho resistito alla creazione di un blog di cucina...l'ennesimo, direte voi, e invece no!

Questo blog si basa sulla mia personale esperienza.

L'esigenza è quella di condividere i miei successi sulla bilancia dopo la gravidanza, senza però dover rinunciare al gusto, alla salute e senza spendere troppo denaro o fare troppa fatica.
Mille volte avrete sentito tali promesse, rivelatesi poi, puntualmente bufale millantatorie. Stavolta, quindi, per avvalorare la mia tesi, vi mostro una foto di me in gravidanza ed una ad 1 anno dal parto.




Considerando che ho perso quasi 20 chili in 5-6 mesi, e che vi sto scrivendo a distanza di due anni e sono ancora in forma (la foto risale all'estate scorsa); tenendo presente, inoltre, che non ho rinunciato nemmeno al dessert in fase di "dieta restrittiva", ho pensato che i miei menu possano suscitare un certo interesse; almeno, a me hanno cambiato la "vita", in tutti i sensi!

Sono napoletana, cresciuta dai nonni, cultori della cucina tradizionale d.o.c. ...

Punto primo: ho dovuto cambiare le mie abitudini alimentari, quantomeno le più malsane.
Punto secondo: ho sostituito alcuni alimenti, ormai scientificamente riconosciuti quali nocivi, sia alla linea che alla salute, con altri dei quali nemmeno sapevo dell'esistenza (i quali, se abbinati sapientemente, risultano squisiti).
Punto Terzo: più che un punto è l'unica regola, mai rinunciare al GUSTO! 

E poi c'è da mettere in conto un po' di attività fisica, soprattutto per mantenere l'elasticità dei tessuti (ho una vecchia cyclette che mi prometto di usare almeno 2 volte a settimana per 10 minuti, abbinando esercizi per le braccia, per i glutei, addominali e un po' di streching), ma non è questa la sede, anche perché non riesco ad essere costante.

L'intenzione, dunque, è quella di creare e condividere ricette sane, equilibrate, leggere, poco caloriche e soprattutto BUONISSIME! 

Alla prossima con le prime ricette,

Simo.