sabato 14 marzo 2015

Un primo con le melanzane!?!...

Cosa c'è di più saporito della pasta con le melanzane?!
Il piatto che salta subito alla mente è la siciliana, vero?! Ma quanto è grassa?!?!...

I metodi di cottura per le verdure e gli ortaggi lasciandoli ipocalorici sono, solitamente, la lessatura, la cottura al vapore, la griglia...

Analizziamoli velocemente:

  •  Lessando rischiamo di dire addio a tutti i principi nutritivi sani di questi alimenti;
  • Grigliando, invece, rischiamo di assumere le sostanze cancerogene di padelle e griglie;
  • Il metodo della cottura a vapore è decisamente preferibile agli altri, ma il sapore?!

Io, dunque, ho cercato un compromesso ed ho cominciato a cuocere simulando il "soffritto", ovvero mettendo tutti gli ingredienti insieme (con un battuto di carote, sedano e cipolla, o anche solo con uno spicchio d'aglio, a seconda dell'ingrediente principale), con un po' d'acqua ed un cucchiaio di olio (a persona), stando bene attenta che non soffriggesse, insaporendo magari con un po' di brodo granulare vegetale sgrassato (senza olio in fase restrittiva).
Vi assicuro che con questo metodo la maggior parte di verdure, ortaggi e anche i legumi, risulteranno saporiti e leggeri (prossimamente le ricette), solo un piatto proprio non può venir fuori buono così: la pasta con le melanzane! Queste ultime, come è risaputo, in fase di cottura assimilano incredibili quantità d'olio, infatti spesso, la cottura maggiormente utilizzata è proprio la frittura.

Personalmente le adoro, ma come fare a mangiarle e non rimuginare nel rimorso di avere assunto infinite quantità di grassi?!

Ecco la soluzione!

PASTA CON LE MELANZANE: (x2)

-4/5 melanzane (dipende dalla grandezza)
-1 uovo sodo
-140 gr di penne integrali rigate (o il formato che preferite purché sia integrale)
-Olio extra vergine d'oliva (1/2 cucchiai)
-Sale integrale o iodato
-Olive nere
-Basilico (una buona manciata)
-Pepe (se gradite)




Lavate le melanzane e lasciate bagnate, cuocetele al cartoccio a forno statico (anche al max) una quarantina di minuti (controllate sempre: i forni sono tutti diversi), quando saranno un po' "raggrinzite" ponetele su di un tagliere, eliminate le estremità, dividetele in due per la lunghezza e raccogliete tutta la polpa (senza semi se siete schizzinosi) in una ciotola, unitevi il tuorlo dell'uovo sodo, il basilico, il pepe e frullate (ad immersione) il tutto con un cucchiaio (o due) d'olio a filo ed una mestolata scarsa d'acqua salata (quella dove state cuocendo la pasta).
Versate questa vellutata in un tegame con le olive nere (snocciolate e spezzettate rilasceranno un sapore più deciso) e mantecatevi la pasta.


Potete utilizzare l'albume per guarnire, come "contenitore" della vellutata;
Potete utilizzare la vellutata anche per condire i secondi, o su crostini e bruschette integrali;
Potrete, dunque, degustarla anche come salsa, potete aggiungervi pinoli o acciughe oppure un cucchiaino di senape.

Insomma, come al solito, per il resto demando alla vostra fantasia, ma sempre senza esagerare!

Alla prossima!

Simo.



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